UNE COLONIE

Disponibile su Mymovies Lunedì 16 novembre, ore 9,00 – martedì 17 novembre, ore 9,00

Regia, sceneggiatura: Geneviève Dulude-De Celles; Direttore della Fotografia: Léna Mill-Reuillard, Etienne Roussy; Montaggio: Stéphane Lafleur; Musica:  Mathieu Charbonneau ; Scenografia: Eric Barbeau; Cast: Émilie Bierre,  Jacob Whiteduck-Lavoie,  Irlande Côté , Cassandra Gosselin Pelletier , Noémie Godin-Vigneau, Robin Aubert; Produttori:  Sarah Mannering, Fanny Drew; Produzione: Colonelle films, Canada, 2018, 102’   

 Mylia vive con la sua famiglia in una zona rurale del Québec. È iscritta in una nuova scuola nella cittadina più vicina, che raggiunge ogni giorno con la corriera. Mylia è taciturna e riflessiva, la timidezza le rende difficile l’approccio con gli altri studenti. Ha una sorella più piccola, che invece è estroversa, piena di curiosità e gioia di vivere. Le due, pur così diverse di carattere, sono molto legate. La regista Geneviève Dulude-De Celles, alle prese con il suo primo lungometraggio di fiction, prova a decifrare con pudore le emozioni e il non detto di quell’età così complessa, ricca di promesse, quale è l’adolescenza, l’età del risveglio della coscienza. E lo fa con tanta delicatezza e rispetto: per realizzare questo film ha trascorso più di due anni in una scuola superiore a contatto con diversi giovani. La sceneggiatura è nutrita dalle loro confidenze e dai loro dubbi, e, sebbene racconti una storia particolare, veicola un messaggio universale.

Mylia, grazie all’intraprendenza della sorellina, entra in confidenza con un giovane amerindio, emarginato a causa delle sue origini: Jimmy appartiene alla stirpe del popolo Abenaki, una tribù di nativi americani.  Il ragazzo è riservato e profondo, ma, a differenza di Mylia, ha già raggiunto un suo equilibrio interiore e una autonomia di pensiero. E’ diverso dagli altri coetanei (molto più superficiali), la incoraggia a liberarsi dalle sue paure, a guardare dentro di sé, a credere in se stessa.

Il film racconta la nascita dell’amicizia tra due “outsider”, i mutevoli stati d’animo dell’adolescente Mylia, le sue nuove relazioni, il superamento dei pregiudizi, lo svelamento del razzismo interiorizzato, la tensione tra studenti bianchi e studenti nativi americani, le ferite non rimarginate del bullismo, l’accettazione dei cambiamenti, l’apertura verso l’altro da sé.

La regista e fotografa canadese GENEVIEVE DULUDE-DE CELLES ha conseguito la laurea in cinema presso

 l’Universite du Quebec a Montreal. Focalizzata principalmente sul cinema documentaristico, ha co-fondato la società di produzione con sede nel Quebec  Colonelle FilmsUne Colonie (2019) è il suo primo lungometraggio, preceduto dal cortometraggio The Cup (vincitore nel 2014 al Sundance Festival) e dal film documentario Welcome to FL (in concorso nel 2015 al Toronto International Film Festival, vincitore  come migliore nuovo talento al Montreal International Documentary Festival.