PREMIO VASSALLO

29 marzo 2019 – Sala Tassinari – Palazzo d’Accursio

Ore 18-20

Consegna del Premio Angelo Vassallo all’ingegnere Salvatore Borsellino, fondatore e anima del Movimento delle Agende Rosse, all’avvocato Fabio Repici, e al Movimento delle Agende Rosse

Per il loro impegno sociale e il forte valore etico delle battaglie strenuamente  combattute a favore della ricerca della verità e della giustizia e per la missione di favorire la coscienza critica delle giovani generazioni sul tema della legalità.

Il Premio Angelo Vassallo viene assegnato, ogni anno, per ricordare Angelo Vassallo, uomo delle Istituzioni e servitore dello Stato, nel suo ruolo di sindaco di Pollica, che ha saputo amministrare in modo onesto, competente e umano, mettendosi al servizio della sua comunità, con impegno e dedizione totale, sino al sacrificio della propria vita. Portano la loro testimonianza il Dott. Luciano Schiavo e il dott. Sergio Caserta della Fondazione Angelo Vassallo

 Il pomeriggio è  introdotto da Matteo Lepore, Assessore Cultura e Promozione della Città

Intervalli musicali a cura del Gruppo OOTB di Arthea Eventi e  letture dei ragazzi di Arthea Lab

  La musica è comunicazione, la musica accompagna, premia, fa ricordare, fa divertire, rimane nel cuore. Per questo sarà presente per sottolineare l’impegno, l’importanza storica, e per mantenere vivo il ricordo di chi ha contribuito e contribuisce a renderci liberi.

L’agenda rossa

Nei mesi che precedettero la strage del 19 luglio 1992, che causò la morte del giudice Paolo Borsellino e delle sue guardie del corpo, gli agenti di Polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Paolo Borsellino riportò parte dei contenuti dei suoi colloqui investigativi, appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia su un’agenda rossa che aveva ricevuto in dono dall’Arma dei Carabinieri e da cui non si separava mai. Il magistrato ripose l’agenda nella sua borsa di cuoio poco prima di recarsi dalla madre in via D’Amelio. Da quel momento, di quella preziosissima agenda si sono perse le tracce: nella borsa, trovata intatta dopo l’esplosione, sono stati rinvenuti solo alcuni oggetti personali. Eppure, dalla documentazione fotografica e dalle testimonianze di chi sopraggiunse sul luogo della strage, si evince che la borsa fu prelevata dall’auto, passò di mano in mano, sino ad essere nuovamente depositata sul sedile posteriore dell’auto di Borsellino. L’agenda rossa  è stata scelta come simbolo del movimento affinché sia fatta piena luce sulle zone ancora buie che avvolgono la dinamica della strage di via D’Amelio e sui nomi dei mandanti e degli esecutori dell’eccidio dei quali, pur essendone accertata l’esistenza, non è stato possibile individuarne il volto.

Salvatore Borsellino è il fratello minore di Paolo Borsellino. Nel 2007 ha fondato il sito www.19luglio1992.com. Da questa e altre iniziative è nato il “Movimento delle Agende Rosse”. Salvatore Borsellino, con la sua instancabile attività di informazione, di formazione e di testimonianza, tiene fede alla promessa fatta alla mamma, che dopo la tragica e prematura morte di Paolo, raccomandò ai due figli, Rita e Salvatore “Andate dappertutto, ovunque vi chiamano, a parlare del sogno di Paolo, fino a che qualcuno parlerà di Paolo  e del suo sogno non sarà morto”

Fabio Repici, avvocato. Ha una conoscenza enciclopedica sui processi e sulle sentenze di mafia. E’ un uomo amante della cultura, appassionato di arte e  letteratura. Autore del libro “La vita rubata” (Fabio Repici, Diana Graziano), Editore Aliberti, 2010, è un avvocato che da anni, con grande competenza e dedizione infinita, affianca, come legale, Salvatore Borsellino nei diversi procedimenti giudiziari per far luce sula strage del 19 luglio 1992. Ha collaborato alla stesura del libro “La Repubblica delle stragi – 1978/1994 il patto di sangue tra Stato, mafia, P2 ed eversione nera”, curato da Salvatore Borsellino, scritto da Antonella Beccaria, con la partecipazione di Marco Bertelli del direttivo delle Agende Rosse, Federica Fabbretti, Giuseppe Lo Bianco, Stefano e Nunzia Mormile,  e Giovanni Spinosa

ANGELO VASSALLO è stato sindaco di Pollica località in provincia di Salerno, per tre mandati: dal 1995 al1999, dal 1999 al 2004  e dal 2005 al 2010. Nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. Oltre alla carica di sindaco, ricopriva anche quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (80 comuni del Cilento) ed era stato Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. Era inoltre vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food ed era stato Presidente delle ‘Città Slow’ nel mondo. Vassallo era noto come il sindaco pescatore, per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra: lottava strenuamente per difendere il suo territorio dallo scempio della speculazione edilizia e dall’inquinamento. Ha difeso, fino alla morte, i giovani della sua cittadina dal consumo e dalla diffusione delle droghe. La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, Angelo Vassallo è stato barbaramente ucciso, per mano di uno o più attentatori. I suoi assassini sono ancora ignoti.