“NE OKREĆI SE, SINE” (DON’T LOOK BACK, MY SON) (MITRAGLIATELI SENZA PIETÀ)
CINEMA LUMIÈRE, 7 DICEMBRE, ORE 9,45 (Sezione YOUNGABOUT HISTORY)
NE OKREĆI SE, SINE” (TITOLO INTERNAZIONALE DON’T LOOK BACK, MY SON) (TITOLO ITALIANO MITRAGLIATELI SENZA PIETÀ)
“NE OKREĆI SE, SINE” (TITOLO INTERNAZIONALE DON’T LOOK BACK, MY SON) (TITOLO ITALIANO MITRAGLIATELI SENZA PIETÀ)
Regia: Branko Bauer; Sceneggiatura: Branko Bauer, Arsen Diklić; Direttore della Fotografia: Branko Blažina; Montaggio: Boris Tešija; Musica: Bojan Adamič; Produzione: Zvonimir Kovačić per Jadran, Jugoslavia, 1956 105’ Copia Film 35mm.
Interpreti: Bert Sotlar (Neven Novak), Lila Andres (Vera), Zlatko Lukman (Zoran Novak), Mladen Hanzlovsky (Ivica Dobrić), Radojko Ježić (Leo), Stjepan Jurčević (padre di Ivica), Greta Kraus-Aranicki (Matilda, madre di Ivica), Nikša Štefanini (capo del servizio di sorveglianza degli Ustascia).
Età consigliata: 13+
Con la sua consueta maestria il regista Branko Bauer racconta un episodio della Seconda Guerra Mondiale, pedinando il partigiano comunista Neven, fuggito, in modo avventuroso, da un treno diretto al campo di concentramento di Jasenovac. Non si può non ammirare la tenacia di quest’uomo che, dopo essere arrivato a Zagabria, fa di tutto per ritrovare il figlio che gli era stato portato via e rinchiuso in un collegio. Con il procedere della narrazione si scopre che l’intento degli educatori è il condizionamento psicologico dei ragazzi, che devono abbracciare le regole e il credo fascista, rinnegando, nel caso dei resistenti, i propri familiari, fino all’odio. Neven, braccato, cerca di evitare tutti i posti di blocco e le retate e studia un piano ingegnoso per liberare suo figlio e per ricondurlo a sé: vuole lasciare con lui la città per unirsi ai partigiani nell’entroterra croato.
Il film, un capolavoro del cinema, è stato presentato al Festival “Il Cinema Ritrovato” a luglio 2022
BRANKO BAUER (18 febbraio 1921 – 11 aprile 2002) è considerato un maestro del cinema Jugoslavo degli anni ’50 e ‘60. Nel 1949 Branko iniziò a lavorare nello studio Jadran Film con sede a Zagabria come regista di documentari. Il suo debutto cinematografico è stato il film d’avventura per bambini “The Blue Seagull” (Sinji galeb) del 1953. La notorietà è arrivata nel 1956 con il film Don’t Look Back, My Son (Ne okreći se sine; distribuito come Don’t Turn Around, Son negli Stati Uniti). Gli eroi tipici di Bauer fanno scelte morali spinte dal senso dell’onore. Alla fine degli anni ’60 e ’70, con l’ascesa del cinema modernista, Bauer fu messo da parte. Negli anni ’80 le sue opere furono riscoperte dai giovani critici: lo storico del cinema sloveno Stojan Pelko ha scritto nell’Enciclopedia del cinema russo e dell’Europa orientale del British Film Institute che “Bauer era per i critici jugoslavi ciò che Hawks e Ford erano per i critici della New Wave francese”.